La storia dei balli caraibici tra identità cubana e cultura
Sai che i balli caraibici hanno una storia antica che inizia dai tempi della scoperta dell’America? Scopri insieme a noi tradizioni e origini della cultura danzante di Cuba, città natale dei balli caraibici più famosi che si ballano oggi nelle scuole di ballo, in televisione e negli spazi aperti.
I balli caraibici: una storia antica come l’America
La cultura di questi balli è un intreccio di origini diverse, che ha permesso di mescolare insieme movimenti, folclori e usi quotidiani delle popolazioni latine. Nonostante la lunga colonizzazione spagnola, le origini africane furono così forti da condizionare ogni aspetto della vita quotidiana della popolazione. Nel 1595, infatti, il popolo spagnolo portò a Cuba gli schiavi africani di varie etnie e la città si trovò costretta a convivere con due culture molto diverse tra loro.
Nel ballo questo mix culturale portò alla nascita dei balli caraibici, con un’influenza del ballo zapateo spagnolo a della danza delle campagne, che gli schiavi praticavano per omaggiare il culto degli Dei. Il ballo, infatti, era legato alla religione ed era propiziatorio per il lavoro nei campi. Ogni Dio o Santo venerato aveva musiche e canti corrispondenti con movimenti del corpo e balli identitari.
Il ballo Zapateo prima e le danze della campagna dopo portarono a Cuba diversi stili di ballo: la cariga, lo zapateo cubano, il papalote, il gavvillon. La particolarità di queste danze era l’accompagnamento musicale con una chitarra a tre corde, il tres.
L’avvento della borghesia americana ed europea, tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, portò alla nascita delle sale da ballo e dei casinò. Cuba si sfaldò in due parti: il ceto borghese si riuniva in grandi sale da ballo che ospitavano feste sfarzose, il ceto popolare diede vita a delle piccole sale da ballo. È in queste piccole sale che nasce il danzon e il danzonete, primi balli di coppia nati per prendere in giro la borghesia e considerati l’inizio della storia dei balli caraibici. Sono i primi balli in cui la comunicazione tra ballerini diventa fondamentale per muoversi insieme, creare l’affiatamento giusto che rende questi balli latini passionali e intensi.
La rumba, tradizione musicale africana che arriva a Cuba
Uno dei generi musicali più amati dalle etnie africane è la rumba. Conosciuta come festa popolare, veniva ballata con i cajones, degli strumenti musicali simili ai tamburi, i campanacci e delle maracas. Nel tempo, la rumba cambia e si evolve in diversi stilli di ballo. Dal Yambù al Guaguanco, i movimenti sono morbidi e ritmati; raccontano un’esibizione in cui l’uomo tenta un approccio con la sua ballerina, la donna da conquistare. La rumba è tra i balli latini più antichi, insieme alla salsa.
Anche la salsa ha origini cubane con influenze africane e latine. Conosciuta oggi nei suoi tanti stili – da quella di strada a quella di spettacolo – la salsa tradizionale si differenzia tra due varianti, la salsa cubana e la salsa portoricana.
Per quanto Cuba sia la città natale di tanti stili di ballo, non tutti i balli latino americani e caraibici nascono a Cuba. Il cha cha cha, il mambo e alcuni stili di salsa arrivano dal Nord America, per via dell’immigrazione dei popoli a New York. Il mambo nasce negli anni Trenta, di preciso nel 1938, grazie a Oresta Lopez che compose un danzon dandole proprio il nome di Mambo. Il cha cha cha, invece, diventato molto famoso tra gli anni 50 e 60, nasce dall’unione di due balli latino americani, il Danzonete Portoricano e il Danzon Cubano e si è diffuso negli Stati Uniti nel 1949 grazie a Minon Mondajar.
Insomma, la storia dei balli caraibici insegna quanto in ogni danza latina ci sia identità, radici che arrivano da lontano, che nel tempo si sono mescolate insieme alle diverse culture. Essere informati su questi dettagli è importante perché imparare a ballare non è solo muoversi a ritmo di musica all’ultima moda ma entrare a far parte di un mondo ricco di tradizioni e culture da conoscere.